Giugno, col bene che ti voglio, vedrai non finirà, ia ia ia ia… giugno m’ha fatto una promessa l’amore porterà, ia ia ia ia, si cantava qualche anno fa riferito al luglio e alle vacanze in arrivo. Di caldo, di amore, ma anche di qualche pena fiscale è il ritornello che ci tocca cantare a giugno, forse il mese più “doloroso” in tema di adempimenti, i Contribuenti dovranno affrontare un vero e proprio tour de force per far fronte ai pagamenti fiscali. Ecco il calendario degli adempimenti dei prossimi giorni:
Il primo appuntamento è fissato per il 16 giugno e riguarda il versamento dell’acconto IMU, l’imposta municipale unica, mentre il saldo e l’eventuale conguaglio dovranno essere versati il 16 dicembre. Tra le novità riguardanti il 2022 viene confermata l’esenzione sulle abitazioni principali e relative pertinenze, escluse quelle di lusso. Confermata anche l’esenzione per le gli immobili relativi alla categoria D/3 cioè locali destinali a spettacoli cinematografici, teatri e sale per concerti particolarmente colpiti dalla pandemia, ma solo se proprietario dell’immobile e gestore dell’attività coincidano. Per quanto riguarda invece la questione relativa ai coniugi con residenze disgiunte in comuni diversi, a partire da quest’anno solo uno dei due immobili potrà beneficiare dell’esenzione per l’abitazione principale. Occorre evidenziare però che per beneficiare dell’esonero bisogna essere residenti anagraficamente oltre ad avere la dimora abituale in quell’immobile.
Altra data impegnativa e non banale per i contribuenti è quella del 30 giugno. Entro questa data, infatti, i contribuenti dovranno versare il saldo e il primo acconto dell’Irpef se vorranno pagare senza subire maggiorazioni. Ma non è finita qui, infatti, entro questa data, imprese e soggetti che hanno percepito contributi a fondo perduto e altri tipi di ristori per la crisi economica 2020-2021 causata dall’emergenza Covid dovranno inviare, all’Agenzia delle Entrate, la dichiarazione “Aiuti di Stato”. Dichiarazione che ha sollevato non pochi dubbi da parte dell’associazione nazionale commercialisti i quali vorrebbero prorogare la scadenza al 31 ottobre ritenendo questo un periodo già ricco di scadenze.